Si stima che i costi annui dovuti alla congestione da traffico nelle città italiane con più di 20.000 abitanti siano pari a circa 11,6 miliardi di euro ed a livello comunitario siano pari allo 0,5% del PIL. Nelle grandi aree metropolitane in un anno ogni abitante perde 88 ore fermo nel traffico, con una conseguente perdita economica in produttività.
Il problema della congestione urbana unito alla necessità di ridurre le emissioni in atmosfera e di aumentare la sicurezza stradale a supporto degli “utenti deboli” (come pedoni, ciclisti e conducenti di ciclomotori) ha indotto le amministrazioni nazionali ed europee a sviluppare soluzioni che forniscano una valida alternativa al trasporto privato. Tra queste, la realizzazione di percorsi ed aree dedicate ai pedoni può rappresentare una soluzione da adottare per disincentivare il trasporto motorizzato.
Per tale ragione occorre sviluppare soluzioni che possano consentire un’ottimizzazione della gestione ed organizzazione delle reti pedonali. Migliorare la pedonalità urbana, oltre a generare un effetto diretto e positivo sull’organizzazione dei trasporti, si configura anche come un’opportunità di riqualificazione della città e di incremento dei flussi turistici.
In questo ambito il Comune di Genova sta sviluppando, come previsto dal vigente Piano Urbano della Mobilità (PUM), le “isole ambientali” (o “zone 30”), concetto introdotto per la prima volta dalle Direttive per la redazione dei Piani Urbani del Traffico (PUT).
Le “isole ambientali” sono definite come una combinazione di interventi regolatori mirati a:
- ridurre i flussi veicolari;
- diminuire la velocità media dei veicoli;
- garantire alti livelli di sicurezza stradale;
- favorire la marcia dei veicoli pubblici e la mobilità ciclopedonale.
Ecco un esempio di isole ambientali e degli interventi che si possono attuare in merito:

Secondo quanto previsto nell’ambito della pianificazione urbana dell’Amministrazione, le isole ambientali o “zone 30” che si andranno a realizzare saranno situate nelle seguenti zone:
- Prà
- Pegli
- Sestri Ponente
- Cornigliano
- Bolzaneto
- Molassana
- Borgo di Sturla
- Quinto
- Nervi
In merito alle “aree pedonali” vere e proprie attualmente esistenti sul territorio comunale genovese si possono quantificare circa 33.000 mq di superficie dedicata. Si osservi a tal proposito la tabella seguente.
AREE PEDONALI
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NOME_AREA
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SUP_MQ
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BELVEDERE LUIGI MONTALDO
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1.773
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LARGO EROS LANFRANCO
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1.390
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PIAZZA CARICAMENTO
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10.280
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P.ZZA RAFFAELE DE FERRARI
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6.372
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SALITA DI SANTA CATERINA
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944
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VIA COLOMBO
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321
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VIA GALATA
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1.165
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VIA GARIBALDI
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2.084
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VIA CARLO ROLANDO
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2.275
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VIA SAN LORENZO
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2.751
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VIA SAN VINCENZO
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2.929
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VIA A PORTA DEGLI ARCHI
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654
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TOTALE
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32.938
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In generale la pedonalità deve essere progettata a 360° attraverso diverse azioni congiunte, riguardanti ad esempio:
- il potenziamento dei percorsi pedonali ed il loro sviluppo in accesso ai servizi;
- il miglioramento della segnaletica per i pedoni nei centri urbani;
- la realizzazione di punti informativi presso i principali nodi di trasporto (aeroporti, stazioni);
- la realizzazione di modelli virtuali di percorsi che agevolino il pedone negli spostamenti in città;
- lo sfruttamento di tecnologie web e telefoniche per realizzare una rete informativa disponibile a tutti;
- il miglioramento dei punti di riferimento lungo i percorsi in modo da convertirli in aree di svago per i pedoni;
- la misurazione delle risposte della comunità a queste iniziative.
Il Comune di Genova, anche attraverso i servizi offerti nel presente sito web, interviene, oltre che per il resto, nello sfruttamento delle tecnologie legate all’informazione per migliorare la pedonalità urbana.